Legge di Stabilità 2017: le anticipazioni di Matteo Renzi a Porta a Porta

Legge di Stabilità 2017: le anticipazioni di Matteo Renzi a Porta a Porta

Nella puntata di Porta a Porta in onda martedì 6 settembre 2016 il premier Matteo Renzi ha confermato alcune delle misure che verranno inserite nella prossima Legge di Stabilità.
I temi principali: pensioni, contratti degli impiegati pubblici e partite Iva.

Pensioni

Sul tema caldo delle pensioni, il premier ha dichiarato:
“Noi abbiamo dato il primo anno 80 euro a chi stava sotto i 1500 euro. L’anno dopo l’abbiamo fatto per le forze dell’ordine e di sicurezza. Per noi è una misura di equità. Sicuramente ci sarà un intervento di aiuto a chi prende poco di pensione. Lo avevamo promesso e annunciato e sarà nella manovra.”

Verrà rinforzata, quindi, la pensione minima:
“C’è una misura del governo Prodi che era una sorta di quattordicesima per chi prende meno di 750 euro. Non è di 80 euro, ma di circa 50 euro al mese. Noi pensiamo di orientarci più su una misura del genere.”

Confermato anche l’aiuto per chi desidera uscire prima dal lavoro:
“Tutti quelli che stanno a tre anni dalla pensione possono decidere autonomamente di andarsene, se rinunciano a una piccola somma, che dipende da caso per caso. Ad esempio se uno prende 1500 euro al mese, se accetta di andare con 1470 euro, può andare via prima.”

calcolatrice

Dipendenti pubblici

Il premier promette anche interventi su contratti e retribuzioni dei dipendenti pubblici:
“Da sette anni i dipendenti pubblici hanno il contratto bloccato. Lavoriamo perché nella legge di Stabilità sia sbloccato il loro adeguamento salariale.”

L’aumento salariale, anche nelle pubbliche amministrazioni, va legato a incentivi di merito, come accade già oggi per i dirigenti.
Una svolta imminente che “richiede un cambio di mentalità molto complicato” – commenta il premier.

Partite IVA

Preannunciati i tanto attesi sgravi fiscali a sostegno delle Partite Iva non iscritte a ordini, per cui è previsto “un risparmio di mille euro l’anno”. Un intervento che darebbe respiro a circa 500mila contribuenti.
Se confermate ulteriormente, le misure annunciate, potrebbero costituire un traguardo importante per far ripartire l’economia del nostro Paese.



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